venerdì 17 febbraio 2012

inizia l'era della privatizzazione "DELL'ASSISTENZA E LE CURE ", lgli interessi DI BANCHE E ASSICURAZIONI

inizia l'era della privatizzazione "DELL'ASSISTENZA E LE CURE ", lgli interessi DI BANCHE E ASSICURAZIONI

pubblicata da Cristiano Pavarin il giorno venerdì 17 febbraio 2012 alle ore 8.49 ·
Sabato scorso presso la sede della  fondazione Opera Immacolata Concezione in località Mandria in provincia di Padova , il presidente dello stesso istituto di assistenza ha presieduto un pubblico incontro per presentare un progetto di polizza assicurativa  privata riferito agli anziani non autosufficienti.
Il progetto , rappresenta una vera rivoluzione allo stato assistenziale italiano ,in quanto affiderà ad una polizza assicurativa privata l'ultima stagione della vita, aprendo nei fatti, la strada verso la privatizzazione dell’assistenza e le cure nei confronti degli anziani non autosufficienti.Questo nuovo  “prodotto assicurativo” è il frutto della collaborazione tra la Cassa di Risparmio del Veneto e Intesa San Paolo Assicura, con il sostegno del presidente del Censis Giuseppe De Rita , per l’occasione era attesa la significativa presenza della signora ministra Elsa Fornero che all’ultimo momento ha dato forfait per ragioni di impegni di Governo riconoscendo comunque positivamente il significato e il valore dell’iniziativa .
Mi preme ricordare come la stessa Ministra Fornero abbia recentemente assolto incarichi importanti proprio per conto del gruppo Intesa San Paolo dove ha svolto la funzione di Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza (2010-2011) e di vice Presidente della Compagnia di San paolo (2008-2010)
Trovo sia davvero curioso come in coincidenza dei  tagli  da parte di questo Governo, che con le due manovre finanziarie ha ridotto ulteriormente i trasferimenti verso  regioni e  comuni che rischieranno in questo modo di non  garantire compiutamente cure e assistenza alle persone non autosufficienti e disabili gravi, avvenga questa proposta con il compiacimento  del  ministro incaricato al welfare  e con il coinvolgimento diretto dello stesso gruppo bancario di cui la signora Fornero ne è stata illustre esponente fino a qualche mese fa(conflitto d’interessi?).
Temo che in questo modo il ricorso alla gestione privata del welfare diverrà un business in mano agli stessi colossi bancari e assicurativi che stanno evidentemente governando lItalia.
I cittadini saranno consigliati o peggio ancora  “costretti” dai ‘prossimi eventi istituzionali  verso una polizza assicurativa privata con tanto di versamento mensile nel corso della propria vita, sin da quando le condizioni di salute siano ancora buone, con l’unico  obbiettivo di creare un fondo privato associato e  preventivo che servirà per coprire la quota retta parte alberghiera attraverso la scelta di quattro  “pacchetti” che saranno così proposti: base, che copre il 25 per cento della retta , medium, che copre il 50 per cento, plus il 75 ed extra il 100 per cento con  costi che oscilleranno  dai 70 e i 350  euro al mensili !
In pratica la prospettiva futura sarà quella di pagare, oltre alle tasse nominali e per un lungo periodo della propria vita, una polizza assicurativa privata per potersi in seguito garantire, in età senile, un posto in una struttura adeguata nel momento che si dovrà  soffrire per la condizione di non autosufficienza, tutto questo  nonostante la normativa in vigore garantista in tutte le sue forme questo servizio universale contemplato nei livelli essenziali di assistenza (Lea) e ribadito con forza dalle molteplici sentenze recentemente emesse sul tema da parte di diversi tribunali amministrativi di varie regioni a partire dalla regione Veneto e il Consiglio di Stato che in maniera pressochè univoca annoverano le cure e l’assistenza agli anziani come garanzia istituzionale.
A cosa servirebbe, dunque, una polizza privata di questo tipo? Con quale prospettive?
Ciò detto, c’è da chiedersi seriamente cosa stia accadendo in Italia  e se qualcuno(..) non stia studiando il modo più adatto per trasferire questo diritto fondamentale tra le logiche del mercato costringendo le nuove generazioni a ricorrere verso forme assicurative private come onere aggiuntivo individuale e familiare.
Sono seriamente preoccupato di come questa vicenda possa trasformarsi in un pretesto per agire,in questo senso, sul fronte del servizio sanitario dove è possibile che qualcuno stia mirando allo scardinamento di un principio sancito dalla nostra costituzione per ampliare il business dei privati verso la globalità del servizio sanitario nazionale.
Davvero paradossale quanto indicativo che il convegno di presentazione della polizza denominata “vecchiaia serena” abbia l’avvallo del Ministro competente in materia che dovrebbe, al contrario, adoperarsi per garantire le adeguate risorse pubbliche necessarie allo scopo.

Cristiano Pavarin
portavoce circolo A."Gramsci"
rifondazione comunista
Rovigo

Nessun commento:

Posta un commento