venerdì 17 febbraio 2012

Ambulanza a pagamento, un problema anche per i disabili: Asl valuti la gravità del paziente

Ambulanza a pagamento, un problema anche per i disabili: Asl valuti la gravità del paziente

Di Redazione VicenzaPiù | oggi alle 14:21 | 0 commenti
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Antonella Zarantonello Dipartimento Sociale-Sanità-Disabilità Prc FdS - Dal 15 febbraio chi chiede l'intervento dell'ambulanza senza che siano riscontrate le caratteristiche di urgenza dovrà pagare 150 euro. Nel senso che se l'infortunato o il malato può essere trasportato con mezzi privati o se vi è una ricerca di persone rimaste infortunate in ambienti ostili si paga. Segnalo che questo problema sussiste già anche per i disabili gravi, i quali, quando non trovano un'ambulanza libera per recarsi a una visita a volte urgente, sono costretti a chiamare una privata che l'Asl non rimborsa.
E così il disabile grave e non facoltoso deve spostare la visita aumentando, così, la patologia di dolore già in corso o pagarsi di tasca propria l'ambulanza privata.
C'è da chiedersi come il comune cittadino che non ha nozioni in pronto soccorso e cure mediche, possa essere in grado di comprendere quando realmente i sintomi della persona che ha di fronte bisognosa di soccorso siano gravi da chiamare il 118 o quando non lo sono? In caso di incidente, chi si assume il rischio del trasporto dell'infortunato, a chi compete?
Ci sono casi che all'apparenza non sono gravi, ma che poi lo sono. Ci sono casi - vedi cadute - in cui sarebbe meglio non spostare l'infortunato, poiché si potrebbe far peggio. E in caso di attacco epilettico, di cuore o di insufficienza respiratoria, come si deve comportare il cittadino nel dar soccorso?
Si capisce che una normale influenza non ha bisogno del 118, ma mettere a carico dei cittadini il servizio, poiché un soggetto malato o infortunato, può essere trasportato con mezzi privati, tra l'altro a rischio e pericolo del soccorritore non competente è eccessivo.
L'intervento dell'ambulanza deve essere gestito dall'Asl che deve valutare la gravità del paziente non sul fatto che possa raggiungere con altri mezzi il pronto soccorso, ma per la gravità dei sintomi che l'operatore deve valutare in base alla chiamata. I cittadini non si possono sostituire agli operatori sanitari.

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