Si fa questo perché le nuove tecnologie proposte sono le stesse che, in altre parti del mondo, non hanno avuto un buon riscontro e si rischia di ipotecare in negativo una realtà già di molto compromessa sul piano sociale e ambientale.
Capire e ripensare non sarebbe male: giusto?
Distinti saluti
Giuliano Ezzelini Storti
Segretario Provinciale Vicenza
Rifondazionere Comunista - Federazione della Sinistra
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
NONA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N.
impianto di trattamento termico e inertizzazione dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello: quale tecnologia?
Presentata l’8 marzo 2012 dal cons. Pettenò.
Premesso che:
- il mese scorso è stato presentato alle autorità regionali, provinciali e ai sindaci dell’Ato Valchiampo, la relazione finale della commissione tecnica per la valutazione dei processi termici e di inertizzazione dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello;
dato che:
- la commissione tecnica nella sua scala di valutazione, per la tecnologia da adottare, esprime una preferenza per la gassificazione asserendo che questa è la tecnologia più provata;
- le tecnologie che si sono avvicendate negli anni per ridurre il volume dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello, tramite processi termici e di inertizzazione con la tecnica di gassificazione, sono state due, ovvero negli anni ottanta il brevetto dei professori Formenton-Paratela, e negli anni novanta tramite il sistema Pyromex, brevetto svizzero, che secondo il Gazzettino del 14.03.1997 doveva essere acquistato dagli industriali conciari;
visto che:
- l’impianto di gassificazione brevettato dai professori Formenton-Paratella, fu bocciato all’epoca dalla Giunta Regionale, perchè non dava le necessarie garanzie in termini di impatto ambientale e di costi;
- l'impianto Pyromex, invece, non fu mai acquistato dai suddetti industriali;
ciò premesso il sottoscritto consigliere chiede alla Giunta:
- quali sono le differenze tecnologiche, tra gli impianti sopra citati e mai entrati in funzione, con l’impianto proposto e valutato positivamente dalla commissione tecnica basato sempre sulla tecnologia della gassificazione denominato Pyroarc, presentato dalle società Sicit Chemitech-Enviroarc;
- se è a conoscenza del fatto che la conceria norvegese, in cui è stata effettuata la sperimentazione del processo Pyroarc, con fanghi conciari di Arzignano e Montebello, è chiusa per alti costi di gestione, compreso l’impianto di gassificazione dei residui conciari.
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