Eccesso di linfomi in provincia di Vicenza? Non è mica una novità….
Lo si potrebbe definire un
eccesso storico, l’eccesso di linfomi in provincia di Vicenza stando alle stime
del Tumori del Veneto (RTV). Come storica è la
contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche o PFAA (vedi definizione dei tecnici
dell’ARPAV nella loro relazione stilata dopo la campagna di campionamento dei
PFAA richiesta dal ministero per l’ambiente), molecole inserite nella liste
delle sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo. O come storico è l’inquinamento
dell’aria atmosferica da PM10 , attestato sempre dai dati dell’ARPAV che ci
dicono come un giorno su tre a Vicenza e dintorni si respiri aria di qualità
pessima. Senza che le autorità competenti si siano mai premurate di prendere
seri provvedimenti, se non quelli di consigliare di chiudere le porte per
evitare che entri il PM10 o di fermare il traffico secondo le norme vigenti.
Che l’incidenza dei linfomi,
una varietà di tumori maligni notoriamente correlato con l’inquinamento
ambientale, sia superiore in provincia di Vicenza che nelle altre province
venete, lo dimostrano inequivocabilmente le pubblicazioni “storiche” del
registro RTV, disponibili al pubblico sul sito internet dell’organizzazione http://www.registrotumoriveneto.it/registro/incidenza/inc_ven.php
Per esempio, la figura 1 riporta graficamente i dati relativi ai linfomi nelle
ULS incluse nel RTV per gli anni 2004-2006 (1) e si evidenzia chiaramente come la ULSS6 6 di Vicenza
figuri al primo posto per quanto
riguarda i maschi mentre risulta al penultimo posto per quanto riguarda
l’incidenza dei linfomi nelle femmine.
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http://enzucciu.blogspot.it/2013/08/eccesso-di-linfomi-in-provincia-di.html#comment-form
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