Trissino, alla Miteni un impianto per rifiuti chimici da 119 tonnellate
Da MontecchioPiù Online: La
Miteni di Trissino ha chiesto alla Regione Veneto la possibilità di
realizzare all'interno del complesso industriale in zona Colombara un
nuovo «sistema di purificazione e captazione del tensioattivo dal
risultante in soluzione acquosa dal processo produttivo di plastiche
fluorurate». La richiesta è stata depositata ieri in contemporanea sia
in laguna che presso gli uffici del piccolo comune della valle
dell'Agno.
Dell'iniziativa
della spa trissinese (in foto l'ingresso dello stabilimento) in realtà è
stata fatta menzione nel bollettino regionale pubblicato ieri
pomeriggio (è il numero 23 dell'8 marzo 2013) nel quale testualmente
sta scritto: «La lavorazione proposta è finalizzata al recupero del
tensioattivo, classificato come rifiuto, prodotto dai flussi generati
nella fase di produzione di plastiche fluorurate attraverso un processo
di purificazione e successiva salificazione. Tale operazione
permetterebbe di recuperare un tensioattivo, reimmettendo sul mercato un
composto di valore altrimenti destinato inevitabilmente alla
termodistruzione. È prevista una produzione di circa 17 tonnellate anno
di prodotto finito (espresso come soluzione acquosa al 70%) il che,
equivale ad una gestione annua di rifiuto in ingresso pari a circa 119
tonnellate». Sempre nel bollettino si legge che «... la proposta
progettuale ha pertanto l'unica finalità di adattare alcune delle
apparecchiature esistenti ed attualmente destinate alla produzione
tipica dello stabilimento... a servizio di un unico cliente estero che
conferirà il rifiuto e ritirerà la materia prima secondaria».
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