martedì 12 febbraio 2013

Ho scritto agli operai vicentini

Zarantonello scrive agli operai vicentini: non fatevi ingannare da Monti e dal Pd

Di Redazione VicenzaPiù | Venerdi 8 Febbraio alle 16:55 | 0 commenti
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Riceviamo da Antonella Zarantonello,segretaria del circolo PRC-FDS-Rivoluzione Civile di Lonigo e Basso Vicentino e candidata al collegio del Senato Veneto con Rivoluzione Civile, e pubblichiamo.
Il 6 febbraio il premier dimissionario Mario Monti , ha fatto tappa a Lonigo nello stabilmento della Fiamm di Almisano. Leggiamo che l'incontro è stato positivo e che fra tutti gli operai c'è stata aria di distensione.
Un operaio RSU dichiara che quasi tutti gli operai votavano Lega ma che ora sono delusi. Qualcuno già dichiara che il suo voto andrà sicuramente a Monti. Chiediamo a tutti gli operai della Fiamm di aprire gli occhi e siamo sicuri anche che in molti, non si faranno ingannare. Riflettiamo: con chi è stato a braccetto Monti negli ultimi mesi?non fu certo un caso che lo scorso 20 dicembre Monti con Marchionne in pompa magna si sono presentati insieme per l'ennesima loro esibizione sul piano di rilancio che aveva l'unico e malcelato fine di ennesimo e strumentale " incanto mediatico" per l'avvio della campagna elettorale di Monti(ex collega Fiat di Marchionne)
Ieri Pomigliano, oggi Melfi, domani a tutti i lavoratori italiani: Le vicende parallele di queste due fabbriche e dell'intero gruppo Fiat ci ricordano da vicino gli scandali d'oro delle privatizzazioni e della speculazione finanziaria politico-affaristica:dalla Parmalat all'Alitalia ed oggi al Monte dei Paschi.
Ma veramente qualche operaio della Fiamm di Lonigo può ancora credere alle "balle" recitate da Monti e Marchionne nell'ultima loro esibizione di Melfi e ora ripetute anche qui a Lonigo?
Chiediamo agli operai Fiamm e alle RSU se si sono dimenticati che nel 1990 lo Stato ha elargito alla Fiat 4.884 miliardi di lire di investimento pubblico per aprire la fabbrica di Melfi
che, assicurarono, avrebbe ‘sfornato e venduto' 450.000 vetture all'anno rilanciando l'occupazione e lo sviluppo del territorio.
In realtà in questi anni le vetture prodotte raramente hanno superato la metà di quelle preventivate ed
oggi la fabbrica è al collasso industriale con anni di ‘cassa' e nere prospettive per i lavoratori
Nel 1987 lo Stato ha di fatto regalato il gruppo Alfa Romeo agli Agnelli e la Fiat lo ha distrutto e cannibalizzato l'Alfa.
Arese ha chiuso e Pomigliano è al disastro industriale e occupazionale, da oltre 4 anni in cassa integrazione e senza alcuna realistica programmazione industriale.
Dal punto di vista dei rapporti con la Fiat i governi dell'ultima legislatura, quello Berlusconi e quello Monti sono stati non simili ma identici. Genuflessi. Incapaci di far valere anche in minima parte le ragioni dello Stato italiano. Troppo occupati a difendere gli interessi del Lingotto per occuparsi anche di quelli del Paese.
La musica non cambierebbe se al governo ci fosse il Pd. In quel partito si sono levate voci autorevolissime, prima fra tutte quella dell'ex segretario Fassino, in difesa della Fiat e del suo diritto a cancellare la democrazia nei luoghi di lavoro.
Chiediamo a tutti gli operai metalmeccanici della Fiamm e a tutti gli altri operai vicentini : dov'è finita la solidarietà operaia? E mentre alla Fiamm si esulta per la presenza di Monti a pochi chilometri di distanza la Ceccato chiude per fallimento lasciando 137 famiglie nella paura del domani.
Tutta la nostra zona è in grave crisi occupazionale, va rilanciata l'industria con aziende che innovino l'apparato produttivo e va sostenuta la riconversione ecologica dell'economia. Siamo con chi introduce un reddito minimo alle disoccupate e ai disoccupati. Invitiamo tutti gli operai a studiarsi il programma di Rivoluzione Civile e di Rifondazione Comunista che in questi ultimi mesi ha raccolto firme contro la delocalizzazione delle industrie e per ripristinare l'articolo 18.

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